
3 consigli per affrontare la coronanxiety
Il fenomeno si è conquistato un nome proprio in poche settimane, tante ne sono bastate al despota con la corona che ci tiene sequestrati (fisicamente ed emotivamente) a farci diventare tutti ansiosi.
La coronanxiety è una sensazione di insicurezza generalizzata. Non è circoscritta a situazioni specifiche, come le ansie a cui la maggior parte di noi è abituato (ognuno ha le proprie: ansia da dover parlare in pubblico, da viaggio, da esame, ecc.), quindi non dà tregua.
Ho tre consigli che possono aiutare a tenere a bada la coronanxiety:
Consiglio N. 1: Introduci uno spazio. Come diceva Victor Frankl, lo psichiatra e filosofo austriaco che fu prigioniero nei campi di concentramento di Auschwitz e Dachau, c’è sempre uno spazio tra stimolo e reazione, cioè tra quello che ci capita e come noi reagiamo. Dobbiamo introdurci in quello spazio con un cuneo e allargarlo perché, come scrisse Frankl, un uomo è un essere che decide sempre ciò che è. Mai rinunciare a questo.
Consiglio N.2: Un oracolo ti rivela. Prova a giocare a questo gioco: immagina che un oracolo ti dica che per te questo periodo sarà positivo dal punto di vista della crescita personale e che porterà a miglioramenti significativi e permanenti del tuo benessere psicologico e del tuo equilibrio. L’oracolo è noto per non avere mai fallito una previsione, quindi, anche se ti pare molto strano e controintuitivo, credi alla profezia. Il gioco consiste nell’immaginare cosa debba succedere perché la profezia si avveri. Cosa potranno mai nascondere questi momenti bui di così importante? È una “caccia al tesoro” che ti costringe a prendere una strada che non avresti forse imboccato per cercare i lati positivi di una situazione negativa. Probabilmente sono ben nascosti, gli indizi scarseggiano, la ricerca sarà faticosa, ma l’oracolo non sbaglia mai, quindi bisogna cercare finché non li abbiamo scovati.
Consiglio N.3: Nutri la speranza. Alla base della coronanxiety c’è l’incertezza, ma forse proprio in questa possiamo trovare la via d’uscita che stiamo cercando. L’ansia che ne deriva è un misto di paura e speranza, è la tensione tra le due. Non consiglio di scacciare la paura, la quale ovviamente non si toglie di mezzo così facilmente. Consiglio invece di nutrire la speranza. Con cosa? Con i propri sogni.